Un servizio fondamentale che coinvolge pazienti ricoverati ma anche caregiver e che permette di migliorare decisamente l’approccio alla malattia ematologica. Sono stati presentati ad Andria i primi dati di circa un anno di attività del servizio di psiconcologia attivato all’interno del reparto di Ematologia del “Dimiccoli” di Barletta grazie ad una borsa di studio messa a disposizione del Calcit, associazione che il prossimo anno celebrerà i 40 anni al servizio dei malati oncologici.

«E’ un servizio fondamentale e noi siamo grati al Calcit che ha fornito alla ASL BT la borsa di studio affinchè la stessa Azienda Sanitaria ci permettesse di avvalerci della professionalità della psicologa, la dott.ssa Angela Quacquarelli, che è parte integrante della nostra equipe assieme ai medici ed a tutte le figure professionali – ha spiegato ieri pomeriggio il Dott. Giuseppe Tarantini direttore dell’UOC di Ematologia del “Dimiccoli” – La centralità della figura dello psicologo si intuisce facilmente se si pensa al tipo di patologie del quale noi ci occupiamo e che naturalmente richiedono una particolare sostegno e soprattutto una particolare capacità di interpretare i bisogni del paziente. Capacità anche di spiegare esattamente al paziente che cosa sta attraversando e cosa noi possiamo fare per aiutarlo al massimo delle possibilità. Anche come società scientifiche internazionali di ematologia – ha concluso il Dott. Tarantini – proponiamo a livello legislativo che sia istituzionalizzata la figura dello psicologo nell’equipe di ematologia».

L’attività posta in essere dalla Dott.ssa Angela Quacquarelli a cui è stata assegnata la borsa di studio del Calcit, ha riguardato un’attività giornaliera sui pazienti del reparto e dell’area sterile dell’Ematologia di Barletta con centinaia di ore di ascolto e confronto. Importante, anche l’attività nella parte ambulatoriale che dall’inizio di servizio ha permesso di seguire settimanalmente una trentina di pazienti in modo costante.

«Tendenzialmente sono due i fronti su cui lavoriamo – ha spiegato la Dott.ssa Angela Quacquarelli – Ci sono i pazienti ed i caregiver. Il lavoro sul paziente, infatti, non può prescindere dal lavoro su chi sostiene il paziente stesso. Serve aiutare a comprendere lo stato di salute psichico dopo la diagnosi e tutto quello che si vive ma allo stesso tempo deve cercare di capire anche quale è lo stesso stato di salute per i caregiver. Le patologie oncologiche ed ematologiche sono sistemiche in cui vari sistemi vengono messi in atto». Il lavoro della Dott.ssa Quacquarelli, in realtà, prosegue nel Calcit anche nel Gruppo Fenice nato ormai diversi anni fa e che segue oltre una decina di donne che vivono o hanno vissuto la malattia. L’associazione, nel frattempo, nel primo trimestre del 2023 sta già seguendo 59 pazienti a domicilio mentre sono stati una decina i trasporti effettuati in collaborazione con la Misericordia di Andria nell’ambito del progetto La Grande C: «Il Calcit con il progetto La Grande C, ideato già da qualche anno, sta realizzando i suoi propositi in favore dei pazienti oncologici di cui si sta facendo carico in tutte le sue sfaccettature operando come ponte civico tra l’utenza e chi si prende cura di lui – ha spiegato il Presidente Dott. Nicola Mariano – Con tutta una serie di professionalità di cui abbiamo bisogno ed a cui abbiamo chiesto di esser presenti e di far pare di questo grande progetto».

Nell’occasione è stata anche presentata l’iniziativa di raccolta fondi dedicata alla Festa della Mamma che nel prossimo weekend colorerà il centro cittadino di Andria: «La nostra iniziativa cardine durante l’anno è proprio la Festa della Mamma, con le piantine fiorite e le strenne del sorriso – ha concluso il Dott. Nicola Mariano – ed in questi giorni stiamo distribuendo già le piantine all’interno delle scuole mentre nel prossimo fine settimana saremo in viale Crispi per la popolazione».